In memoria



La cosa buffa
è che era andato lì
per leggere poche parole
scritte sul muro di quella casa
alla fine della scalinata.

Gli avevano detto
che erano parole d’amore
e lui non le aveva mai lette
Non  sapeva neppure
che qualcuno nella sua città
avesse scritto così bene d’amore
da meritare una targa commemorativa.

E non bisognerebbe ridere
quando la vita diventa tragedia,
ma insomma è strano,
è incredibile a pensarci,
che lo abbiano trovato lì
accasciato sugli ultimi scalini
- dicono
gliene mancassero soltanto tre -

Come se il cuore
avesse preso ad agitarsi sempre più
man mano che si avvicinava
a quelle parole
come se si aspettasse qualcosa
di definitivo.

E insomma, infarto miocardico
diceva il referto,
e amen, se fosse passato qualcuno
a prenderlo in tempo, chissà.

Poi la storia è piaciuta tanto
che a quelle parole
ne hanno aggiunte altre
- proprio accanto -
che parlavano di lui.
Dell’innamorato che saliva le scale
per scoprire una storia d’amore
inarrivabile.
Ma niente,
è certo che a lui
non sarebbe piaciuto stare appeso lì.
targa accanto alla targa,
con la sua vita raccontata male
e in fretta.

Proprio lui che aveva sempre pensato
che l’amore è vita
che non si può raccontare l’amore
parlando di morte.

(mt)

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