Niente ombrello



“E così, un giorno vorresti sparire laggiù…”
“Sì. Lo sai dove. Proprio in fondo, dove non c’è più terra da camminare, e ti resta davanti soltanto l’oceano”.
“Io non riuscirei a viverci, in un posto così”
“Ne sei sicuro?”
“Ma sì… pensaci. Pensa a certe notti d’inverno. Niente luci, niente voci intorno. Credo che rimpiangerei anche il rumore di una frenata improvvisa”
“O la voce metallica dentro l’autobus, che arriva dalla strada”
“Esatto. “Prossima fermata, Battiferro…”
“Credi che non ci sia luce, in quel posto? Credi che non ci sia vita?”
“Poca roba. Mi mancherebbe tutto, di qui…”
“Ti mancherebbero le incertezze… le delusioni. Ti mancherebbe quella strada piatta su cui cammini. Niente curve, niente buche, niente sorprese. Niente”
“Ah, ricominci. Per te le cose migliori sono sempre fuori. Lontane, inarrivabili”
“Sicuro che lo siano?”
“Cazzoneso. Io non mi ci metterei, a cercarle. E poi, lo sai che da quelle parti viene sempre a piovere così, all’improvviso?”
“Lo so. Il cielo si fa scuro di nuvole. Ma facci caso, non c’è mai traccia di grigio. Sono nere, viola, blu… Hanno colori forti”
“E allora? Sempre fradicio ti ritrovi..”
“Non pensi che qualche brivido faccia bene al cuore? Non pensi che sia un’occasione per non sprecare la vita?”
“Aahh, smettila. Usi troppo le parole, ma poi? Quando sarai là, quando aprirai la porta e fuori sarà soltanto pioggia? E sarai solo come un cane?”
“Avrò una cosa sola, da fare”
“Okay, sono tutto orecchi…”
“Lasciare in casa l’ombrello”
“Andiamo bene… E poi?”
“Poi mettermi a camminare in mezzo a tutto quel verde. Annusando il profumo della pioggia. Lasciandola scorrere sul viso. Ti tiene vivo, lo sai, la pioggia sul viso…”
“Ha un senso?”
“Sì. Perché sai di camminare verso un nuovo sole. E quando arriverà, avrai la pelle fresca. Sarai ancora giovane”
“Okay, verrò a cercarti lì, nel caso…”
“Se mi troverai. Se ancora mi troverai…"

(mt)

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