Anime sole



Pensavo,
in questa notte senza pace
come tante, come troppe
- quelle in cui la testa frulla
idee, passioni, cambiamenti
e se li tiene dentro a costo
di scoppiare –
pensavo
che non esiste più
il leggendario
Trio Roccia
quello che quando usciamo di qua,
cazzo,
torniamo a spaccare il mondo,
quello che vaffanculo i cateteri,
che adesso si torna a casa.
Che adesso Luigi non c’è più,
e i silenzi di Nicola mi dicono
che anche lui deve essersi incamminato,
ma non ho nemmeno la forza
di chiedere conferme, per farmi dire
che la vita va così
Perché poi che amicizia era?
Roba di stare stretti su una zattera,
a dividersi il niente, le ore grigie,
i silenzi
Roba di estranei che diventano
un commando della vita,
una flottiglia, un nulla
che sembra tutto.
Pensavo
che è anche per questo
che la notte non finisce più
e viaggia così lenta.
Che quello che amavo
- stare solo -
è un'abitudine che adesso
mi fa paura.


(mt)

Commenti

Post popolari in questo blog

Bonatti, un grande italiano

Lacedelli, antieroe nella leggenda

Perché vivo