Di cose semplici






Gioco numero uno:
mettere insieme
tutti gli attimi
i frammenti
le emozioni



Ti dico di un cielo
visto da un prato in collina
di una trattoria di campagna
di un gioco di sguardi
che ha acceso la fiamma
di un campo di girasoli
nella notte



Ti dico di una stanza
al quinto piano
lontana dal mondo
che scorreva lì sotto
di un incrocio e poi un altro
nel quale aspettarti
per godere della sorpresa
scritta dentro ai tuoi occhi



Ti dico di un corridoio
di luci al neon
dove tutto avrebbe potuto fermarsi
e di una voce al telefono
che tutto ha rimesso in moto



Ti dico di mille corse
in cambio di mille abbracci
di un sole che ti scalda
di una vita che sogni
di una poesia di Lello
di una biblioteca per guardarti
parlando al microfono



Ti dico di una città in cui immergerci
di un cappotto in cui avvolgerti
di una panchina sul lago
di una mensa aziendale
di un cuore grande
- il tuo -
di mille sogni
di un segno sulla pelle
che resterà per sempre
di una vita
che porta la tua firma



Ti dico di gesti
respiri frasi cambi di ritmo
di pelle contro pelle
di lingue che scorrono
di sentieri in cui perdersi
di occhi che mi guardano
nel buio
e non ne avevo mai visti
così accesi



Piccole cose,
cose immense
da appuntarsi sull’anima

Commenti

Post popolari in questo blog

Bonatti, un grande italiano

Lacedelli, antieroe nella leggenda

Perché vivo