La cameretta

 


C’era stata una gran resa dei conti.
Parole fischiavano come sassi dalle finestre.
Lei gridava a più non posso, come l’angelo del Giudizio.

Poi il sole s’è alzato di colpo, e una scia bianca
è apparsa nel cielo del mattino.
Nell’improvviso silenzio, la cameretta
è diventata stranamente desolata
mentre lui le asciugava

le lacrime.
È diventata come tutte le camerette del mondo
in cui la luce trova difficoltà a penetrare.

Camere dove la gente urla e si ferisce a vicenda.
E poi soffre di rimorso e di solitudine.
Prova incertezza e il bisogno di confortare.

Raymond Carver

(nell’immagine, “Stanza a Brooklyn”, Edward Hopper) 


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