Una serata coi campioni
Fare un libro può essere anche un'occasione per rivedere tanti amici. Mi è successo ieri sera alla Libreria Irnerio, alla presentazione de “la Voce del Campione”, la mia strenna natalizia. Una settantina di persone, a occhio. Tanti che hanno risposto al mio invito, e mi hanno scaldato il cuore. Bello, davvero.
E c'erano anche loro. I campioni. Hanno raccontato scampoli di quelle vite da atleti che ho voluto nel libro, perché quando incrocio qualcosa di bello mi viene sempre voglia di fissarlo nella memoria e nelle parole, sperando che non vada perduto.
Ringraziamenti, allora.
A tutti quelli che c'erano, amici di corsa, di vita, di lavoro, di famiglia.
A Gianfranco Civolani e Alberto Bortolotti, che mi hanno aperto la strada rendendola lieve.
A Marino Bartoletti,che da direttore mi ha insegnato molto e ieri ha parlato da amico vero.
A Giorgio “Matitaccia” Serra per quella allegrissima copertina.
A Renato Rizzoli, per la presentazione, la presenza, l'amicizia.
A Sergio, Fabrizio, Fabrizio, Laurenzo, Luigi, Daniela, Daniele, Federica, Saverio (scrittore splendido che ha ascoltato queste storie, arrivando apposta in treno da Molinella), Carlo, Giuliano, Federico, Roberto, Fabio, Stefano (Alberto), Paolo e tutti quelli che c'erano e ci sono e ci saranno.
Alla mia famiglia, che era lì ad ascoltare.
A Sandra e Guerrino.
A pà e mà, lassù.
A Matteo, che a sei mesi si è sciroppato un'ora e un quarto di parole sempre sorridendo.
Alla sua mamma Elisa che si sciroppa me, tutti i giorni.
Ora ho voglia di prepararne subito altri venticinque. Campioni, non libri...
E c'erano anche loro. I campioni. Hanno raccontato scampoli di quelle vite da atleti che ho voluto nel libro, perché quando incrocio qualcosa di bello mi viene sempre voglia di fissarlo nella memoria e nelle parole, sperando che non vada perduto.
Ringraziamenti, allora.
A tutti quelli che c'erano, amici di corsa, di vita, di lavoro, di famiglia.
A Gianfranco Civolani e Alberto Bortolotti, che mi hanno aperto la strada rendendola lieve.
A Marino Bartoletti,che da direttore mi ha insegnato molto e ieri ha parlato da amico vero.
A Giorgio “Matitaccia” Serra per quella allegrissima copertina.
A Renato Rizzoli, per la presentazione, la presenza, l'amicizia.
A Sergio, Fabrizio, Fabrizio, Laurenzo, Luigi, Daniela, Daniele, Federica, Saverio (scrittore splendido che ha ascoltato queste storie, arrivando apposta in treno da Molinella), Carlo, Giuliano, Federico, Roberto, Fabio, Stefano (Alberto), Paolo e tutti quelli che c'erano e ci sono e ci saranno.
a Sandro (assente giustificato: lavorava) per il titolo.
A Minerva Edizioni, e Roberto, Paolo, Valentina, Francesco e al loro entusiasmo.
Ai miei campioni. Qui, di venticinque, ce n'erano otto: don Arturo Bergamaschi, Achille Canna, Mauro Checcoli, Giorgio Longhi, Ennio Mattarelli, Gigi Serafini, Giordano Turrini, Federico Girasole. Si sono raccontati con la semplicità dei grandi, ed è stato un onore averli vicino.
A Minerva Edizioni, e Roberto, Paolo, Valentina, Francesco e al loro entusiasmo.
Ai miei campioni. Qui, di venticinque, ce n'erano otto: don Arturo Bergamaschi, Achille Canna, Mauro Checcoli, Giorgio Longhi, Ennio Mattarelli, Gigi Serafini, Giordano Turrini, Federico Girasole. Si sono raccontati con la semplicità dei grandi, ed è stato un onore averli vicino.
Alla mia famiglia, che era lì ad ascoltare.
A Sandra e Guerrino.
A pà e mà, lassù.
A Matteo, che a sei mesi si è sciroppato un'ora e un quarto di parole sempre sorridendo.
Alla sua mamma Elisa che si sciroppa me, tutti i giorni.
Ora ho voglia di prepararne subito altri venticinque. Campioni, non libri...
Commenti
Primo: eliminare l'ordine alfabetico ma raggruppare i campioni per sport e argomento.
Secondo: puntare di più sul mondo del basket.
Terzo: più foto e racconti più lunghi.
Quattro: più uniformità anche nella lunghezza dei singoli campioni.
Cinque: un dubbio-provocazione. Ci saranno in città altri 25 campioni?
Sesto: chi ti darà il titolo questa volta? O lo chiamerai la Voce del Campione - la Vendetta?
Settimo: bella intervista al Tg3. Ma da come raccontavi pareva che tu avessi assistito anche al leggendario match di Cavicchi. E il dubbio è: quanti anni hai?