Figlio, vedi quelle scatole lassù, sopra la libreria? Sono piene di ritagli, parole, vita e mestiere. Quando sarà pensaci tu, che a me non riesce di fare pulizia. Questione di affetto o abitudine, forse semplicemente paura di non lasciare traccia del passaggio. Bruciale, o fanne carta per imballare le statuine del presepe, o i pezzi pregiati di un trasloco. Mi dispiace soltanto per tutti quegli alberi tagliati. Tanto lo hai capito che per spiegare il mondo bastano tre o quattro parole e la voglia di conoscere. Lo si può solo attraversare per finire in un punto nascosto davanti al mare, aspettando che succeda qualcosa. Un tramonto, una mareggiata, o la pioggia che ti bagna il viso e ti fa sentire improvvisamente vivo. (mt)